Cosa compra Pfizer in AstraZeneca che gli analisti non leggono?

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astrazeneca e il modello multichannel farmaceutico

Il marketing farmaceutico innovativo è già in circolo, ma non appare spesso in superficie. Tweet this

AstraZeneca non ha accettato l’ultima controproposta di Pfizer di domenica 18 maggio di 116 miliardi di dollari.

L’offerta finale prevedeva un incremento significativo della quota in contanti ma è stata rifiutata in quanto secondo il chairman Leif Johansson: «L’approccio di Pfizer per tutta la sua caccia ad AstraZeneca sembra essere stato sostanzialmente guidato dai benefici societari contabili per i suoi azionisti, in termini di riduzione dei costi e minimizzazione fiscale».

La trasformazione del modello di informazione

Le aziende farmaceutiche pensano di vendere farmaci, ma si sono già trasformate in società di servizi, pur non sapendolo. Come è noto, già dal 2010, AstraZeneca ha avviato una sperimentazione in tecnologia della comunicazione scientifica, che ha avuto successo. Ciò che gli analisti non sanno è che questo vale quanto una pipeline.

Già nel 2010, AstraZeneca, grazie alla forte spinta nell’outsourcing, si era trasformata in una azienda con un’organizzazione più snella, diventando un degli esempi più efficaci nel nuovo trend industriale. Tale trasformazione avveniva con una logica di trasposizione del modello di comunicazione online e telefonica, in sostituzione e affiancamento alle visite degli ISF.

AstraZeneca, con un fare imperativo e con senso dell’urgenza assai singolare nell’ambiente, non solo ha avviato, ma anche implementato una serie di processi di trasformazione dell’informazione scientifica con il supporto di inside sales, telemarketing e strumenti di marketing online Ciò ha consentito un risparmio di energie in forza lavoro, che ha permesso nuovi investimenti nei paesi in via di sviluppo.

AstraZeneca: Innovazione tecnologica nel DNA.

Fin dal 2007, AstraZeneca aveva avviato processi di content marketing per la produzione di informazioni scientifiche, per oltre 250 siti web nel mondo.

L’innovazione è proceduta con la creazione di service team e telemarketing, per incrementare l’azione di informazione, contenendo costi e operando in outsourcing, competenze, che hanno contribuito a costruire consolidati modelli di multichannel faramaceutico, ma che potrebbero andare disperse; mentre dovrebbero essere messe a disposizione di Pfizer, che ancora non ha compiuto tutti quei passi in tale direzione.

Secondo Pharmaguy, le difficoltà che il mercato farmaceutico sta attraversando – con la continua perdita di posti di lavoro – è anche da leggersi in relazione alle tendenze che già erano chiare da anni.

Gli asset nascosti di AstraZeneca

Al netto di comunicati stampa e di informazioni già pubbliche, non posso entrare nei dettagli per ovvi motivi di privacy, essendovi coinvolta Merqurio – l’azienda di cui sono CEO – come fornitrice di servizi, ma è certo che la comunicazione innovativa al medico e la relativa tecnologia adoperata in outsourcing in AstraZeneca si sono evolute in tre anni di applicazione ed ora sono decisamente all’avanguardia.

L’avanguardia nel multichannel farmaceutico

Non svelo certo segreti industriali riferendo che il multichannel farmaceutico ha visto in AstraZeneca una delle applicazioni in larga scala meglio realizzate, grazie alla capacità di manager che hanno guidato e guidano i progetti e anche grazie al supporto di aziende di outsourcing particolarmente appassionate e determinate.

Le relazioni con il medico – per telefono, via edetailing, in digitale, via teleweb, via video call – si sono evolute, anche in outsourcing con il gruppo Merqurio, guardando il rapporto tra specialista e paziente, con progetti che mettono il paziente al centro del trattamento. I modelli che AstraZeneca ha la capacità di adottare nella relazione multichannel sono potenti ed efficaci, provati con decine di controanalisi terze e portano valore al marketing e alle vendite.

AstraZeneca, rinnovandosi sul fronte della comunicazione e della pubblicità del farmaco, ha creato nel mondo ed in Italia modelli certamente innovativi di marketing farmaceutico, che non sono considerati quali asset dagli analisti e non sono nello stato patrimoniale, ma lo dovrebbero essere. Astra, quindi, dispone di asset che possono portare valore, esattamente quanto può farlo un brand consolidato o un prodotto in fase due, la tecnologia e la competenza che permette una alta efficacia ed efficienza nel contatto con il medico e la corretta esecuzione.

Il futuro del takeover di Pfizer su AstraZeneca non è basato affatto su questi elementi, ma dovrebbe tenerne conto, in quanto le aziende farmaceutiche sempre più si trovano ad essere frontiere di nuovi modelli di servizio al medico e al paziente.

L’acquisizione di una azienda farmaceutica appare solo questione di pipeline e risparmi fiscali, secondo gli analisti, ma se guardiamo l’operazione da altre prospettive, allora, le opportunità si allargano e il merge potrebbe portare in Pfizer competenze di valore composte da persone e know-how.

Voi, in azienda, pensate di avere o state costruendo asset tecnologici?

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