Sistema Sanitario Nazionale in Italia e il caso Civica negli Usa

Il nostro Sistema Sanitario Nazionale è un valore fondante del vivere come comunità in Italia.

A volte, sulla base degli echi di cronaca che riportano casi di malasanità, siamo portati a criticarlo o peggio denigrarlo con fare esterofilo.

La verità è che, nel suo complesso, la struttura di assistenza universale basata su strutture pubbliche e private che competono è un modello vincente. E il modello della farmaceutica in Italia è parimenti, tra i mercati regolati, quello che offre maggiori trasparenze e economie allo Stato. Quando parliamo di assicurazioni in Italia nella salute ne parliamo aderendo comunque al sistema mutualistico del nostro SSN, a differenza di quello che avviene negli Usa dove il sistema assicurativo è il pilastro dell’assistenza sanitaria.

Il caso Civica

Il costo della farmaceutica negli Usa è decisamente superiore a quello occidentale europeo e nostro Nazionale.

C’è un “movimento” no profit che si sta facendo largo negli Stati Uniti. Si chiama Civica RX e ha mosso i primi passi appena pochi mesi fa: ma sono bastate una manciata di settimane per far  tremare il mondo dell’industria farmaceutica e far esultare medici e manager ospedalieri.

Civica, che non ha scopo di lucro, è un’azienda che produce farmaci generici da destinare al solo uso ospedaliero per arginare i costi di medicinali sempre più inavvicinabili e per fronteggiare le carenze, un problema che negli Stati Uniti sta interessando pazienti, strutture pubbliche e farmacie.

Finora sono circa 250 gli ospedali che si sono consorziati per ricevere i prodotti da Civica RX. Solo nell’ultima settimana sono stati 12 i centri aggiunti alla ormai lunga lista che annovera  HCA Healthcare, Intermountain Healthcare, Mayo Clinic e Providence St. Joseph Health che fungono da membri del governo.

Il Ceo di Civica, nominato a settembre, è Martin VanTrieste, l’ex Chief Quality Officer di Amgen e che prima ancora ha lavorato per gruppi come  Abbott e Bayer. E’ stato richiamato dalla pensione e egli stesso ha imposto una condizione per tornare: che il suo salario venisse reinvestito nell’azienda per la ricerca e per nuove linee.

Civica comincerà a produrre e distribuire (entro pochi mesi) 14 farmaci iniettabili che vengono comunemente utilizzati negli ospedali. L’azienda ha anche definito la lista delle priorità: si inizierà con la realizzazione dei  farmaci essenziali inseriti nell’elenco delle carenze dalla FDA e di farmaci più datati ma che hanno prezzi più alti perché non affrontano alcuna concorrenza.

Va tenuto presente che secondo la classifica Bloomberg 2018 la sanità italiana al 4° posto nel mondo per efficienza con una spesa stimata del 9,0% del PIL e penultimi, prima della Bulgaria vi sono gli USA, pur con una spesa quasi doppia del 16,8%. Quando quindi parliamo di inefficienza in Italia certamente nella farmaceutica sono estremamente limitate.

Perché le carenze?

Alcuni farmaci non vengono più prodotti a sufficienza a fronte di una domanda che spesso diventa crescente; in altri casi alcune aziende cessano la produzione perché i medicinali non più remunerativi lasciando così il mercato in mano ad un solo produttore che aumenta i prezzi.

La spesa farmaceutica e Sistema Sanitario Nazionale

Certo anche in Italia vi sono casi occasionali di carenze, dovute soprattutto alle esportazioni, ma il bilanciamento offerta-domanda è per la gran parte equilibrato. Se la spesa farmaceutica ospedaliera è in aumento è dovuta all’introduzione di prodotti innovativi, non tanto per il costo dei prodotti genericati. E le carenze non sono dovute ad inefficienze.

L’andamento della spesa farmaceutica in Italia non lascia intravedere ipotesi come quella americana di Civica RX, tuttavia questa esperienza può insegnarci che il mercato è in grado di creare dei bilanciamenti per i quali le aziende farmaceutiche si devono sentire preparate.

Nel marketing farmaceutico la struttura ospedaliera per i farmaci maturi viene spesso sottovalutata. La nostra esperienza è invece nel senso opposto, la attività di promozione di farmaci maturi ed integratori nel mondo ospedaliero è in crescita e le nostre strutture, frontali soprattutto ma anche dell’informatore remoto sono molto richieste.

Abbiamo costruito ad hoc una competenza specifica, grazie alla presenza di manager di lunga esperienza, ed abbiamo implementato tre settori: le mappature e ricerche, l’informazione scientifica remota e la rete CSO. Per ognuno di questi settori abbiamo aggiunto competenze ospedaliere.

Molta parte della nostra capacità nel gestire le risorse viene da una finissima mappatura di ogni singolo professionista che opera in struttura sia privata che pubblica con l’albero di stakeholder dell’intero ospedale. Abbiamo mappato le RSA, gli Hospice e tutte le strutture private che ci hanno offerto grandi opportunità di sviluppo per i nostri clienti.

Abbiamo costruito una struttura di Medical Marketing Liaison specifico e siamo in grado di realizzare hospital meeting per conto terzi. Abbiamo MSL conto terzi e realizziamo video call a gruppi di medici ospedalieri. Anche le attività di sondaggio e mappatura sono stati rimodellati sulla base delle diversità che gli ospedali presentano.

Gestire la sanità ospedaliera pubblica e privata è molto complesso e richiede un cambio di declinazione del modello, ma partendo da competenze ed informazioni concrete si può costruire valore. Noi lo facciamo con il modello multichannel applicato alla sanità ospedaliera.

E tu, come gestisci il mondo ospedaliero, pubblico e privato?

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